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Retribuzioni eque: riflessioni e proposte (Chritine Collins)

Sulle retribuzioni il dibattito in Italia ha il soltito andamento ideologico e retorico.

In primo luogo non viene sottolienata la enorme differenza fra imprese private e organizzazioni pubbliche. I dirigenti delle imprese private prendono i soldi dai proprietari, che glieli danno per qualche motivo. Gli unici casi in cui il "pubblico" ha il diritto di interessarsi a queste retribuzioni sono: quando l'impresa viene finanziata da soldi pubblici e quando l'azionariato maggioritario prepondera in modo vizioso su quello minoritario.
Proposta 1:
Le organizzazioni private che ricevono finanziamenti pubblici devono adeguare le retribuzioni dei dirigenti alle organizzazioni pubbliche

Proposta 2:
Le srl e le spa devono stabilire le retribuzioni dei dirigenti e degli amministratori, con la maggioranza assoluta (non relativa) del capitale

La polemica è invece più giustificata per i dirigenti delle imprese pubbliche, gli amministratori locali ed i politici eletti. Costoro non operano su un mercato concorrenziale, ed hanno iter di carriera non necessariamente legati al merito.

Nelle imprese pubbliche, ciò che scandalizza non è tanto l'ammontare stratorferico delle retribuzioni dirigenziali, ma la differenza fra le retribuzioni massime e quelle minime e la totale distanza fra retribuzioni e risultati.

Proposta 3:
Nelle imprese e nelle organizzazioni pubbliche la retribuzione massima non può essere superiore di 10 volte alle retribuzioni minime.

Proposta 4:
Nelle imprese e nelle organizzazioni pubbliche la retribuzione di ogni livello è definita dai risultati dell'anno precedente. I risultati sono relativi ad indicatori prefissati e negoziati fra dirigenza e parti sociali.

Gli amministratori locali ed i politici non devono mai fare di questo ruolo una professione. Tanto meno la politica deve diventare una carriera lavoratoriva o un business.

Proposta 5a:
Gli amministratori locali ed i politici eletti devono comunicare alla nomina il loro reddito da lavoro dell'anno precedente. La retribuzione per la loro carica deve essere, oltre alle spese sostenute per la carica rimborsate dietro presentazione di fattura, limitata alla parte di reddito da lavoro persa.

Proposta 5b: (in alternativa)
Gli amministratori locali ed i politici eletti devono avere una retribuzione pari a quella di un Paese Ue con lo stesso PIL e lo stesso numero di abitanti. Il paese di riferimento può essere cambiato al termine di ogni legislatura.

Proposta 5c: (in alternativa)
Gli amministratori locali ed i politici eletti devono avere una retribuzione minima parametrata alla media retribuzione del loro territorio. Eventuali maggiorazioni dipenderanno dai risultati ottenuti dal territorio relativemente ad indicatori dichiarati dall'organismo all'atto dell'insediamento.