L’Economist capisce la catastrofe UE by Guy Fawkes

Secondo l’analisi dall’EIU (L’EIU è una società controllata dalla The Economist Group che possiede l’omonimo settimanale) la crisi economica ha contribuito a mettere in ginocchio i principi democratici soprattutto in Europa, attraverso il declino di alcuni comportamenti dei Governi, della partecipazione politica e della libertà dei media. Si pensi che nelle prime nove posizioni della classifica, solo la Finlandia risulta presente in qualità di Stato europeo. Tra il 2008 ed il 2010 Grecia, Italia e Francia sono usciti dalla zona della classifica dei Paesi ritenuti pienamente democratici.
La ragione principale del crollo degli indici democratici in Italia, Grecia, Portogallo, Spagna e Irlanda nel 2011 è dovuto alle erosioni della sovranità nazionale e della responsabilità democratica, associati con gli effetti e le risposte alla crisi della zona euro, come ad esempio l’insediamento di tecnocrati non eletti nei governi di Italia e Grecia.
In alcuni Paesi come l’Italia, denuncia l’EIU, le leggi non sono più stabilite dal legislatore nazionale e dai politici eletti, ma vengono impostate in modo efficace dai creditori ufficiali, dalla Banca Centrale Europea, dalla Commissione Europea e dal Fondo monetario internazionale. La gravità delle misure di austerità promulgate tende a indebolire la coesione sociale ed a diminuire ulteriormente la fiducia nelle istituzioni, che era già in declino con l’esplosione della crisi economica del 2008-09. (fonte)

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