Banca d’Italia e banche private: evidente conflitto di interessi

Con il “Decreto Amato”, le quote azionarie della Banca d’Italia furono vendute ad Istituti Bancari privati. Questo Decreto nascondeva le anomalie e la furbizia tipica della classe politica che ci governa da anni, tesa solo ad agevolare per pochi spiccioli i cosiddetti “Poteri Forti” (o “Poteri Sporchi”!!!!) del capitalismo privato italiano, che si rigenera ogni volta che ha bisogno di ossigeno (con nuove risorse a costi irrisori). Infatti, il 66 % del capitale azionario della Banca d’Italia è controllato da diversi Istituti Bancari e precisamente: 1) dal Gruppo “Banca INTESA”, con capitale in Banca d’Italia del 26,51 %; 2) dal Gruppo “San Paolo IMI”, con capitale in Banca d’Italia del 17,44 %; 3) dal Gruppo “CAPITALIA”, con capitale in Banca d’Italia del 11,15%; 4) dal Gruppo “UNICREDITO ITALIANO”, con capitale in Banca d’Italia del 10,97%. Dunque, tali Gruppi Bancari arrivano ad una percentuale di oltre il 66% con solo 156.000,00 Euro di capitale; e considerato che vi sono vari Gruppi Bancari minori con quote inferiori, tutte assieme arrivano all’80 % del capitale della Banca d’Italia. Con pochi spiccioli, le Banche private Italiane si sono comprate, sostanzialmente, la Banca d’Italia, Banca ufficialmente del Ministero del Tesoro, ma in realtà in mano a speculatori senza scrupoli che fanno il bello e il cattivo tempo dell’Economia Italiana, non finanziando più le imprese manifatturiere, nonché i singoli cittadini, sia con prestiti che con mutui fondiari. L’unica attività di queste Banche è quella di speculare, con i derivati finanziari ad alto rischio, sempre e solo con i soldi depositati dai cittadini in queste Esse, frutto dei risparmi di una vita. Chi dovrebbe controllare queste Banche, che speculano così impunemente e sfacciatamente ? Naturalmente, la Banca d’Italia, tramite il suo Servizio Ispettivo. Ora dovremmo chiederci: come può la suddetta Banca predisporre un Servizio d’ispezione a 360° gradi verso uno dei tanti gruppi bancari che la controllano ? E’ evidente che c’è un grave conflitto d’interesse. (fonte) Ricordatevi di Amato !!!!

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