Diritto alla rivolta by William Wallace

“Il mondo non è mai stato così ricco, eppure mai così pieno di miseria. Festeggiamenti sontuosi, in cui si compete per il lusso, il fasto, l’esibizione della ricchezza. Palazzi e castelli, ridotti un tempo a musei dove si percepivano appena i fantasmi del passato, sono nuovamente aperti per feste e cerimonie, in cui ricchi e potenti mettono in scena il proprio potere. Diamanti e pietre preziose, sete e rasi, tavole imbandite, tutto deve indicare il fasto e mostrare, anche per un istante, l’esplosione della potenza e la sua capacità di affascinare. La violenza di tale esplosione, la violenza su cui riposa un tale fatto, è di una brutalità senza precedenti. Uccide e resta impunita. e’ indifferente alla morte di donne e uomini che partono su fragili imbarcazioni, che attraversano i deserti, che mettono in vendita i propri reni, i propri occhi, per un tozzo di pane. I loro cadaveri sono disseminati nei deserti africani e lungo le coste europee […] Ai piedi delle torri che dominano le città, vendono la forza delle proprie braccia per costruire nuovi palazzi, accampati alle porte dei quartieri ricchi. Vengono nelle città europee, asiatiche, africane, americane, per cercare di sopravvivere […] Mentre crollano le barriere, permettendo alla ricchezza di circolare sempre più velocemente, nuovi confini vengono eretti per contenere questi reietti. Capita che la loro collera e frustrazione disturbino la festa, ma milizie ed eserciti sono pronti a massacrarli. Per quanto tempo ancora sarà possibile contenere questa collera? Questa collera rancorosa, ammantata di una convinzione purificatrice, diviene talvolta assassina, piene di millenarismo, distrugge in funzione di una visione pacifica e armoniosa […]. Ma la rivolta serve anche a ricordare che gli oppressi e i diseredati hanno il potere di ribellarsi contro la violenza dei potenti, che è giusto voler imporre una maggiore giustizia. Il diritto alla rivolta, il diritto a protestare è spesso dimenticato nell’invocazione dei diritti imprescrittibili dell’essere umano. E’ giunto il momento di dargli tutta la sua forza”. [Françoise Vergès, Il diritto alla rivolta, prefazione a Frantz Fanon, Scritti politici. L’anno V dellla rivoluzione algerina, vol. II, Derive&Approdi, 2007]. (fonte)

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