Il Monti della casta by Valentina

La storia risale a qualche decennio fa, quando il professore era un dirgente della Fiat, anzi della finanziaria della Fiat, la Fidis, e membro del Cda e del comitato esecutivo, negli anni che vanno dal 1979 al 1993. Uno, insomma, che non poteva non sapere. Bene, è proprio durante quegli anni, in cui Fiat acquisisce Alfa Romeo con ingenti aiuti di Stato che si aggirano intorno ai 1.000 miliardi di lire e si avvia a costruire lo stabilimento di Melfi, che si innescò, come accerteranno poi i magistrati, un grosso giro di tangenti, direttamente collegato agli strani affari tra Fiat e il governo italiano, all’epoca dei fatti rappresentato niente di meno che da Bettino Craxi. In sostanza, fondi neri. Furono coinvolti l’avvocato Agnelli, Romiti, e altri grossi dirigenti Fiat. Una vera e propria tangentopoli. Il professor Monti non fu né indagato né condannato, per quanto sul suo coinvolgimento restino dei dubbi legittimi. (fonte)

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