Razzismo cristiano by Guy Fawkes

“Se per cristianesimo si intende la cristianità come fatto storico con le sue chiese, i suoi stati, e i suoi popoli è noto a chiunque abbia un minimo di cultura storica che la civiltà cristiana una delle più ferocemente e massivamente razziste mai affacciatesi all’orizzonte della storia. In particolare nei confronti degli ebrei, la Chiesa e le nazioni cristiane scatenarono persecuzioni e instaurarono discriminazioni che per crudeltà e sistematicità ( tenuto conto delle minori possibilità organizzative di un tempo) non hanno nulla da invidiare a quelle naziste. E anzi le nazioni “più cristiane”, cioè più lodate per il loro zelo religioso, si distinsero costantemente per la brutalità del loro odio razzistico: dai massacri della prima crociata, alle persecuzioni e deportazioni francesi del XIV secolo, a quelle spagnole del XV secolo (in cui 200.000 ebrei – uomini, donne, vecchi e bambini – furono depredati di ogni bene e poterono scegliere solo fra l’esodo d’oltremare, dove li attendeva l’odio arabo, e l’abiura o la morte) alle “cacce all’ebreo” durante la “Morte Nera”, alle follìe dell’Inquisizione, ai progroms della “cristianissima Polonia” si può dire che razzismo e zelo cristiano siano sempre andati a braccetto.” (Luigi DeMarchi “Psicopolitica”, Sugarco, 1976, pag.294) (Non possiamo poi dimenticare l’entusiastico appoggio, quando non il patrocinio, dato dal cristianesimo ai genocidi dei popoli precolombiani, alla riduzione in chiavitù dei popoli africani ed al colonialismo nei Paesi africani e asiatici. ndr.)

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