Fantapolitica: fuga nella Confederazione Mediterranea by Hari Seldon

L’Italia ha solo da guadagnare con la vicinanza a Usa e Russia anche perchè le sue esportazioni non riguardano tanto il tondino di ferro quanto i beni di qualità e di lusso. Nessun nuovayorkese smetterà di bere una bottiglia di Nebiolo, nessuna californiana rinuncerà a un capo di Prada, perchè costano il 20% in più.
L’Italia ha solo da guadagnare dal distacco graduale dalla UE, che la retorica europeista descrive come il sogni dei nostri nonni. Il cosiddetto sogno degli italiani per l’Europa è lo stesso sogno che i camerieri vivono quando sono invitati a mangiare al tavolo dei padroni. In quasi 1600 anni su duemila, l’Italia è stata una colonia di Germania, Spagna e Francia. Ai nostri nonni è sembrato di sognare di fronte alla possibilità di fondare una Unione insieme ai colonizzatori di sempre. Purtroppo, anche se mangiano alla tavola dei padroni, i camerieri continuano a sentirsi camerieri e i padroni li trattano come tali.
Non è un caso che l’impero romano sia stato un impero mediterraneo, e che per quasi 1000 anni il centro del mondo sia stato il Mare Nostrum. Le nostre vere radici sono lì, e potremmo riscoprirle solo in una futura Confederazione Mediterranea. Stare a capotavola di una modesta trattoria contadina è meglio che fare il cameriere alla tavola del re. Un simile progetto piacerebbe molto agli Usa e alla Russia, che insieme potrebbero giocare in serie A contro la Cina, senza avere il peso di una Unione Europea in competizione, che invece giocherebbe in serie B contro la Confederazione Mediterranea.

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