Cambiare la democrazia by Valentina

Questa democrazia è diventata un mero artificio contabile.
La democrazia rappresentativa è il potere del popolo per il popolo, gestito da rappresentanti del popolo. Essa non può funzionare se chi fa le leggi e chi governa non rappresenta la stragrande maggioranza del popolo. A causa della progressiva disaffezione dei cittadini allapolitica e del diffuso antagonismo critico è nei recenti decenni aumentata l’astensione dal voto. Sulla base di un assunto infondato (“chi tace acconsente”) e di un artificio contabile (“conta la maggioranza di chi vota”), i regimi occidentali fingono che ogni elezione sia il modo per rinnovare i rappresentanti. Ormai è raro che un’ elezione superi il 70% dei cittadini votanti; nella maggioranza dei casi il voto si attesta fra il 50% e il 60%.
Nei casi di voto proporzionale, il risultato è che 3-4 partiti si spartiscono il 50-60% dei voti.
Ciascuno di essi rappresenta 1 o 2 cittadini su 6 (4 o più, non votano). Il governo di coalizione che ne risulta rappresenta solo 6 cittadini su 10, ma deve trovare una sintesa fra 3 o 4 partiti
diversi e conflittuali fra loro. Il risultato è quasi sempre la paralisi.
Nei casi di votazione maggioritaria o di ballottaggio i due contendenti si spartiscono il 50-60% dei voti. E’ raro che fra i due esista una distanza ragguardevole. Quasi sempre il vincitore
rappresenta il 25-30% degli elettori. Il che significa che 7 cittadini su 10 non sono rappresentati autenticamente, ma in base ad artifici logici e contabili. Il risultato è un perenne conflitto fra la maggioranza, che dovrebbe essere rappresentata, e la minoranza che non larappresenta.(Ivan Dobre, NO, cap.2)

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